Il MONASTERO - SANTUARIO DI SANTA GEMMA
La fondazione di questo monastero fu voluta dalla Volontà Divina e per raccontarne la storia dobbiamo andare all’anno 1875, quando nella piccola chiesa annessa al convento delle Passioniste di Tarquinia, una giovane romana, Palmira Armellini, veste l’abito delle Passioniste e prende il nome di Madre Giuseppa del Sacro Cuore.
Ancor oggi è città compatta, tutta racchiusa dentro le sue possenti mura.
Ed è a Lucca che si trova il Monastero delle Monache Passioniste sorto per volontà divina tramite la voce di una giovane provata dal dolore, dalla povertà e dall’incomprensione, il cui cuore arde di un amore intenso e profondo per Gesù.
Parla con Gesù, con la Madonna, con gli Angeli, con il Beato Gabriele dell’Addolorata; ha il dono delle stimmate, la “ Grazia Grandissima “ come le disse Gesù.
Il suo più grande desiderio è quello di vivere la vita claustrale ma viene sempre respinta a causa della sua salute malferma.
Ha nella persona del passionista Padre Germano di San Stanislao, residente a Roma nel convento di Santi Giovanni e Paolo, il suo direttore spirituale con il quale intrattiene una fitta corrispondenza.
E a proposito della fondazione del Monastero di Lucca Gemma scrive:
“Non so da che parte incominciare….Sono più giorni, che dopo la SS. Comunione Gesù si fa sentire in modo, che quasi direi di non reggere, e di morire; e mi parla di certe cose, che mi ci è voluto la volontà di Gesù, a farmele capire. Dieci giorni fa, appena ricevuto mi fece questa domanda continua...
“Non so da che parte incominciare….Sono più giorni, che dopo la SS. Comunione Gesù si fa sentire in modo, che quasi direi di non reggere, e di morire; e mi parla di certe cose, che mi ci è voluto la volontà di Gesù, a farmele capire. Dieci giorni fa, appena ricevuto mi fece questa domanda continua...